Pisa
Viva e austera
"Ricordo una mia sosta in un ristorante all’aperto in piazza dell’Arcivescovado: si intravedeva nel buio la Torre Pendente, come un fantasma bianco; giungeva il fresco e il vociare del popolo della vicina Piazza dei Miracoli, dove il Duomo sorge dal prato. (…) Con quei monumenti immersi dentro la frescura dell’erba, con quel vivace colore popolaresco, ed in più il velo di esotismo orientale di cui Pisa si avvolge, ecco un luogo e un momento adatto a quello che i francesi chiamano la “reverie”".
Guido PioveneNel sottotitolo
cit. Albert Camus