Roma
Un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi
Roma nostra vedrai. La vedrai da’ suoi colli:
dal Quirinale fulgido al Gianicolo,
da l’Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l’estremo
vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli…
Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d’un astro.
Non i suoi cieli irraggia solo, ma il mondo, Roma.
Gabriele D’Annunzio, da Elegie Romane, Congedo, L'OleandroNel sottotitolo
cit. Alberto Sordi