La Certosa di San Martino sorge in una posizione di assoluto dominio sul Golfo di Napoli.
In cima alla collina del Vomero, sormontata dalla mole di Castel Sant’Elmo, la Certosa è visibile da più punti della città ed è uno dei suoi luoghi simbolo.
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Giorni di apertura
Aperto dal lunedì al venerdì
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Orario
8.30 -17.00
La biglietteria chiude un'ora prima -
Chiusura
Sabato e domenica
1 gennaio e 25 dicembre - Web Certosa e Museo di San Martino
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Caratteristiche
- Assistenza telefonica
- Accessibile
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Accessibilità
Sito parzialmente accessibile ai disabili
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Contatti
singoli e gruppi
848 800 288 | +39 06 399 67 050 da cellulari e dall'estero
CENNI STORICI
La Certosa di San Martino fu fondata nel 1325 per volontà del re Carlo d’Angiò e progettata dall’architetto e scultore senese Tino da Camaino. Fu interessata da un intenso programma di lavori di espansione e decorazione tra la fine del XVI secolo e la metà del XVIII secolo. Vi lavorarono personalità quali Giovanni Dosio, Luca Giordano e soprattutto Cosimo Fanzago, al quale si deve principalmente il carattere barocco delle decorazioni del complesso.
Il monastero primeggiò nella vita culturale ed economica della città fino al Decennio francese. A causa delle leggi napoleoniche anticlericali e successivamente per le politiche anti ecclesiastiche seguite all’Unità d’Italia, nel 1866 la Certosa divenne proprietà dello Stato Italiano e fu trasformata in museo l’anno successivo.
LA VISITA ALLA CERTOSA E AL MUSEO
La Certosa e il Museo di San Martino si sviluppano su tre chiostri principali, su cui si affacciano i vari edifici e ambienti del complesso monastico e un vasto giardino terrazzato digradante verso il mare.
Il museo è nato per raccogliere il patrimonio monastico già presente (dipinti, sculture, libri e arredi) ma soprattutto le memorie della città di Napoli, raccogliendo fregi, sculture e oggetti che dalla fine del XIX secolo giungevano qui dai quartieri sventrati per l’intervento urbanistico del Risanamento, grazie al quale il centro storico della città ha assunto l’aspetto attuale.
Qui ammirerete le splendide decorazioni marmoree e lignee della Chiesa principale, affrescata dai più illustri nomi del barocco italiano, ma anche una collezione d’arte estremamente eterogenea suddivisa in sezioni tematiche. Non perdetevi la Sezione presepiale, con la più ricca collezione pubblica italiana di presepi e pastori tradizionali dal XVI al XIX secolo, e la Sezione navale, dove i dipinti di Hackert accolgono la bianca Galea di Carlo di Borbone, raffinato caicco turco donato a Ferdinando IV di Borbone dal sultano Selim III, e la Lancia Reale di Umberto I di Savoia. Il Museo comprende anche le sezioni di scultura, la quadreria del Quarto del Priore, vetri e collezioni di pittura napoletana dell'800.
Servizi
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Visite
per gruppi su prenotazione
disponibili in Italiano, Inglese -
Didattica Scuole
su prenotazione
disponibili in Italiano, Inglese -
Audioguide
€ 5.00
disponibili in Italiano, Inglese, Francese - Bookshop
- Guardaroba
Dove
Largo San Martino 5, Napoli (NA)
Come arrivare
Funicolare: Montesanto: fermata Morghen
Chiaia: fermata Cimarosa
Centrale: fermata piazza Fuga
Metro: linea 1 fermata Vanvitelli
Bus: ANM linea V1 fermata piazzale San Martino
Norme di visita
- All’ingresso avverrà la rilevazione della temperatura corporea, indicando come soglia limite per l’ingresso i 37.5°C
- All’interno dell’edificio sarà indispensabile indossare dispositivi di protezione individuale
- Si consiglia di igienizzare le mani